Infissi a metà prezzo

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Decreto Rilancio Art. 121

ECOBONUS PROROGRATO FINO AL 2024: LO SCONTO IN FATTURA 
Ai sensi dell’articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020 (c.d. Decreto Rilancio), i soggetti che sostengono spese per gli interventi di ristrutturazione edilizia possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente: • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari • per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. Grazie al Decreto Rilancio 2020 è possibile richiedere lo sconto in fattura all’impresa e la cessione del credito a banche e intermediari finanziari. Questo credito potrà essere ceduto illimitatamente a qualsiasi soggetto. Vediamo cosa succede se decido di acquistare degli infissi per un importo di euro 10.000 iva inclusa. Se i miei infissi rispondono ai requisiti richiesti dalla legge per rientrare nell’Ecobonus (legge 296/06) e sono installati in un’abitazione a prevalente uso abitativo regolarmente accatastata, dove è presente un impianto di riscaldamento funzionante potrò scegliere se: 1. usufruire della detrazione del 50% in 10 anni ecobonus legge 296/06, si pagherà l’intero importo di euro 10.000 alla fine dei lavori e in seguito si detrarrà il 50% (euro 5.000) in dieci anni in sede di dichiarazione dei redditi se vi è capienza IRPEF. Quindi, per i 10 anni successivi all’acquisto si recupereranno euro 500 all’anno. 2. Optare per la scelta dello sconto in fattura, l’azienda fornitrice concede al cliente lo sconto del 50% sui 10.000 euro quindi si sosterrà una spesa effettiva di euro 5.000. Questo sconto anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi verrà recuperato dallo stesso sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
SOGGETTI CHE POSSONO BENEFICIARE DEI VANTAGGI ECOBONUS (DETRAZIONI O SCONTO IN FATTURA)
Possono beneficiare della detrazione i soggetti, residenti e non residenti, titolari di qualsiasi tipologia di reddito; nello specifico: • proprietario; • detentore di un diritto reale (diritto di usufrutto, di uso, di abitazione, di superficie); • soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa; • i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali); • detentore dell’immobile (locatario, comodatario); • familiare convivente (per immobili appartenenti all’ambito “privatistico”); • coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge; • convivente di fatto di cui all’art. 1, commi 36 e 36 della Legge n. 76 del 2016; • promissario acquirente.
INTERVENTI CHE DANNO DIRITTO ALLA DETRAZIONE FISCALE RISPARMIO ENERGETICO O DELLO SCONTO DIRETTO IN FATTURA 
Le tipologie di interventi su parti comuni di condomini o su singole unità immobiliari che danno diritto alla detrazione o sconto diretto in fattura sono i seguenti: • serramenti e infissi • schermature solari (persiane e tapparelle)

REQUISITI E DOCUMENTI PER LO SCONTO IN FATTURA
I requisiti indispensabili che il cliente dichiarerà di possedere per poter ottenere lo sconto 50% in fattura sono i seguenti:

• l’edificio interessato dall’intervento di riqualificazione energetica è dotato di impianto di riscaldamento;
• le opere oggetto del contratto rispettano le norme urbanistiche ed edilizie comunali;
• l’edificio è accatastato e vi è piena regolarità con il pagamento dell’ICI/IMU (se dovuta);
• le spese per l’intervento oggetto di agevolazione fiscale vengono sostenute da chi ha un diritto reale sull’immobile (cioè dal proprietario o dal detentore) o dal familiare convivente con il proprietario o il detentore;
il titolare di diritto reale che sostiene le spese per l’intervento in oggetto è in regola con il fisco sotto ogni aspetto e non ha vertenze fiscali.

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